AMD ha svelato i nuovi driver Adrenalin Edition 24.9.1, portando una ventata di novità e prestazioni per le schede video Radeon. Al centro della scena troviamo AFMF 2 (AMD Fluid Motion Frames), una tecnologia che genera frame aggiuntivi per aumentare la fluidità di gioco, e HYPR-RX, una funzionalità che combina le prestazioni della CPU e della GPU per un’esperienza gaming ancora più fluida.
AFMF 2: Un boost di frame rate senza precedenti
Grazie ad AFMF 2, attivando HYPR-RX è possibile ottenere aumenti di frame rate fino a 3,2 volte! Questa tecnologia, attivabile direttamente dal driver, permette di giocare a titoli impegnativi come F1 2024 in 4K con dettagli al massimo, superando i 144 fps con una Radeon RX 7900 XTX. Ma non solo le schede della serie 7000 ne beneficiano: anche le APU AMD, con processori RDNA 3 o successivi, possono contare su un’esperienza gaming fluida e reattiva, superando i 100 fps in 1080p anche in titoli come Baldur’s Gate 3.
Radeon Chill: Meno consumi e temperature più basse
I nuovi driver introducono anche un’interessante novità per la modalità “schermo intero senza bordi” di Radeon Chill. Questa funzionalità, pensata principalmente per i laptop, permette di ridurre i consumi energetici della GPU e mantenere più fresche le temperature, senza compromettere l’esperienza di gioco.
Geometric Downscaling: Video più nitidi e fluidi
Infine, il nuovo Geometric Downscaling offre un’esperienza visiva migliorata durante la riproduzione di video. Questa tecnologia riduce gli artefatti e l’aliasing, garantendo video più nitidi e fluidi, anche quando vengono riprodotti in una finestra più piccola rispetto alla risoluzione originale.
I driver AMD Adrenalin 24.9.1 rappresentano un importante passo avanti per AMD, offrendo una serie di novità che migliorano significativamente l’esperienza gaming. Con AFMF 2, HYPR-RX e le altre funzionalità introdotte, AMD conferma la sua leadership nel settore delle schede grafiche, garantendo prestazioni di altissimo livello e un’esperienza utente sempre più soddisfacente.
