Apple M5 con CPU e GPU separate e potenza da server
Apple si appresta a introdurre una significativa riprogettazione dei suoi chip della serie M5, con una marcata distinzione tra i modelli di fascia alta e la versione base. Secondo quanto riportato dall’analista Ming-Chi Kuo, noto per la sua accuratezza nelle previsioni riguardanti Apple, i chip M5 Pro, M5 Max e M5 Ultra adotteranno un’architettura disaggregata, separando fisicamente CPU e GPU. Questa innovazione contrasta con l’attuale configurazione System-on-Chip (SoC) che continuerà a caratterizzare il chip M5 standard.
Apple M5 series chip
1. The M5 series chips will adopt TSMC’s advanced N3P node, which entered the prototype phase a few months ago. M5, M5 Pro/Max, and M5 Ultra mass production is expected in 1H25, 2H25, and 2026, respectively.
2. The M5 Pro, Max, and Ultra will utilize… https://t.co/XIWHx5B2Cy— 郭明錤 (Ming-Chi Kuo) (@mingchikuo) December 23, 2024
Questa evoluzione architetturale sarà resa possibile dall’impiego della tecnologia di packaging avanzata System-in-Integrated-Chips-Molding-Horizontal (SoIC-mH) di TSMC. Questo processo consente l’integrazione di chiplet distinti all’interno di un singolo package, aprendo la strada a prestazioni di livello superiore, definite da Kuo come “server-grade”.
I vantaggi derivanti dalla separazione di CPU e GPU non si limitano all’incremento prestazionale. Kuo prevede anche un miglioramento delle rese produttive e una gestione termica più efficiente, con conseguenti benefici in termini di efficienza energetica e potenza di calcolo.
La produzione di massa dei chip M5 Pro e M5 Max è prevista per la seconda metà del 2025, mentre l’M5 Ultra seguirà nel 2026. Il chip M5 base, invece, dovrebbe entrare in produzione nella prima metà del 2025.
I processori M5 saranno realizzati con il nodo N3P di TSMC, un processo a 3 nanometri di terza generazione che promette ulteriori ottimizzazioni in termini di efficienza energetica e prestazioni rispetto all’attuale generazione M4.
Le prestazioni “server-grade” anticipate da Kuo suggeriscono un potenziale impiego dei processori M5 Pro nei server dedicati ad Apple Intelligence, in particolare per supportare la tecnologia Private Cloud Compute di Apple. Questa mossa strategica potrebbe consentire ad Apple di offrire soluzioni di intelligenza artificiale più performanti e scalabili.