Attacco DDoS su X: il social network di Elon Musk sotto assedio

Nella mattinata di ieri, il social network X (precedentemente noto come Twitter) ha subito un’interruzione significativa del servizio, causando notevoli disagi agli utenti in tutto il mondo. Intorno alle 11:00 ora italiana, si sono verificati malfunzionamenti diffusi, con difficoltà nell’aggiornamento del feed, nell’invio e ricezione di messaggi, nella pubblicazione di post e nella visualizzazione di contenuti multimediali.
I primi segnali di malfunzionamento
Inizialmente, l’assenza di comunicazioni ufficiali ha generato confusione e speculazioni tra gli utenti, che hanno rapidamente iniziato a segnalare i problemi su altre piattaforme social come Instagram. La situazione è rimasta instabile per diverse ore, con X che funzionava a intermittenza sia su app mobile che su desktop.
La conferma di Elon Musk: un attacco informatico massiccio
Nel tardo pomeriggio, Elon Musk ha finalmente rotto il silenzio, confermando che X è stato bersaglio di un “massiccio attacco informatico”. In un post, Musk ha dichiarato: “Siamo stati (e siamo ancora) sotto attacco. Veniamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse. O è coinvolto un gruppo numeroso e coordinato e/o un paese”.
There was (still is) a massive cyberattack against .
We get attacked every day, but this was done with a lot of resources. Either a large, coordinated group and/or a country is involved.
Tracing … https://t.co/aZSO1a92no
— Elon Musk (@elonmusk) March 10, 2025
Il sospetto del Dark Storm Team e gli indirizzi IP ucraini
Le prime ipotesi sull’origine dell’attacco hanno puntato il dito contro il Dark Storm Team, un gruppo di hacker che avrebbe rivendicato la responsabilità tramite i propri canali social. Tuttavia, le indagini condotte da X sembrano indicare che gli attacchi provengano da indirizzi IP ucraini, una circostanza che solleva interrogativi sulla reale identità degli autori.
Possibili scenari e implicazioni
La discrepanza tra le rivendicazioni del Dark Storm Team e le evidenze tecniche raccolte da X suggerisce diverse possibilità:
- Il Dark Storm Team potrebbe non essere il vero responsabile dell’attacco.
- Gli indirizzi IP ucraini potrebbero essere utilizzati come parte di una strategia di depistaggio.
- L’attacco potrebbe essere opera di un gruppo di hacker più ampio, con legami sia con la Russia che con l’Ucraina.