Gli Hard Disk Ritornano ai Prezzi Pre-Alluvione
Oltre ad aver causato più di 200 morti le violenti alluvioni in Thailandia, ormai risalenti a luglio 2011, sono anche tristemente ricordate per i notevoli rincari inferti al mondo dell’IT, più precisamente al settore degli Hard Disk.
I produttori principalmente colpiti (Seagate e Western Digital) infatti, con il pretesto ufficiale di dover far ammenda ai danni subiti dalle inondazioni, incrementarono i prezzi in maniera esponenziale (+300/400%). I bilanci rilasciati nei mesi successivi, tutt’altro che in rosso, misero in evidenza la pretestuosità di tali aumenti sconsiderati e destarono nell’opinione pubblica sdegno a seguito di un così meschino stratagemma volto solo ad incrementare i profitti.
Gli effetti di tali rincari si sono protratti quasi per due anni, fino a pochi giorni fa. Infatti, come il grafico sotto riportato illustra, pare proprio che la situazione si sia quasi completamente risanata. E’ certo che per vedere i rivenditori adeguarsi agli ultimi aggiornamenti di prezzo occorrerà attendere ancora qualche settimana.
Al momento i prezzi sono ancora in discesa grazie all’affinamento della tecnologia e al rilascio di modelli sempre più capienti e performanti, oltre che all’incredibile espansione degli SSD. Di certo si tratta di notizie che arrecano sollievo a molti utenti ma soprattutto a molte aziende, che malgrado gli eccessivi rincari hanno dovuto continuato a fare rifornimento di Hard Disk per necessità di storage (basti pensare ai grandi Datacenter e a tutte le compagnie che gestiscono servizi di Cloud).