Spyrtacus su WhatsApp: Italia al Centro dello Spionaggio Digitale
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Nel panorama della sicurezza informatica, emerge un nuovo allarme: Spyrtacus, uno spyware sviluppato da un’azienda italiana, SIO, per clienti governativi. Questa scoperta, rivelata da un’indagine di TechCrunch, solleva preoccupazioni sulla sorveglianza digitale e la protezione dei dati personali.
Spyrtacus: Cosa fa e come si diffonde
Spyrtacus si cela dietro false applicazioni Android, imitando app popolari come WhatsApp e operatori telefonici italiani (TIM, Vodafone, WINDTRE). Una volta installato, è in grado di:
- Accedere e sottrarre messaggi di testo e conversazioni da app di messaggistica criptate come WhatsApp, Signal e Facebook Messenger.
- Intercettare e registrare telefonate e suoni ambientali tramite il microfono del dispositivo.
- Acquisire immagini dalla fotocamera.
- Rubare dati sensibili, inclusi i contatti della vittima.
Indagini e conferme
La conferma della natura malevola di queste app è arrivata da Google e dalla società di sicurezza mobile Lookout, che hanno analizzato le applicazioni fornite da un ricercatore di sicurezza. Lookout ha identificato 13 varianti di Spyrtacus, con l’ultima risalente al 17 ottobre 2024.
Le app non sono disponibili sul Play Store, ma vengono distribuite tramite siti web che imitano quelli degli operatori telefonici, suggerendo un possibile utilizzo da parte delle forze dell’ordine italiane. Inoltre, Spyrtacus è disponibile anche per Windows, iOS e macOS, come rivelato da un’analisi di Kaspersky Lab.
Il coinvolgimento di SIO e ASIGINT
Le indagini puntano il dito contro SIO, con la sua sussidiaria ASIGINT, con sede a Caserta, Campania, come responsabile dello sviluppo e della gestione di Spyrtacus. Documenti pubblici e analisi del codice sorgente confermano il legame con l’azienda. Un elemento distintivo è la presenza della frase in dialetto napoletano “Scetáteve guagliune ‘e malavita”, tratta dalla canzone “Guapparia” di Mario Merola, nel codice sorgente.
Il contesto italiano
L’Italia si conferma un centro nevralgico per lo sviluppo di spyware, con aziende come Hacking Team, Cy4Gate, eSurv, GR Sistemi, Negg, Raxir e RCS Lab che operano nel settore della sorveglianza digitale.
La scoperta di Spyrtacus evidenzia la crescente sofisticazione delle minacce informatiche e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza per proteggere i dati personali. La mancata risposta da parte del governo italiano e delle società coinvolte solleva ulteriori interrogativi sulla trasparenza e la responsabilità nel settore della sorveglianza digitale.